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Settore Luxury e M&A: Le novità e la crescita di mercato

È boom nel settore M&A, ne abbiamo già parlato in quest’articolo.

Il dato più rilevante degli ultimi mesi, però, è la straordinaria continuità nel campo Mergers & Acquisitions del settore Luxury, che anche in questi primi mesi del 2023 si rivela una delle stelle nel mercato.

È sicuramente vero che, proprio alla fine del 2022, questo mercato ha registrato uno straordinario boost grazie alla conclusione di grandi deal come quello di novembre che ha segnato l’acquisizione del brand “Tom Ford” da parte di Estée Lauder. Ma c’è molto di più: quali sono le ragioni di questo interesse di mercato, di questo trend positivo e cosa attenderci da questo 2023?

Lo studio di settore

MFF ha realizzato uno studio proprio su questo analizzando un campione composto da advisors e studi legali in materia di M&A e settore Luxury.

Dalle risposte è emerso che la crescita per linee esterne sarà adottata non solo dai fashion brand in cerca di buyers che possano l’incremento del valore di produzione (ovvero il fatturato) ma anche e soprattutto dai poli industriali della supply chain. Un esempio, da questo punto di vista, è l’operazione del Gruppo Florence che, in qualità di vero e proprio pioniere, ha già annunciato la prima acquisizione con Ricamificio GS e Minervahub, puntando al rafforzamento dei fornitori all’interno della Fashion Industry affinché raggiungano la massa critica richiesta dai loro stessi clienti.

Secondo gli advisors e gli studi legali oggetto dello studio MFF, la possibilità che molti deals si concludano già nel corso del primo semestre del 2023 è molto concreta. Si punta, cioè, a velocizzare attraverso l’incrocio di transazioni di rilievo nel mondo fashion di altissima gamma (cosmesi, gioielleria e orologeria). E tali operazioni non sarebbero solo da parte di investitori di natura finanziaria ma anche e soprattutto da soggetti a matrice industriale: è questa la novità più rilevante di queste stime.

Chiara Ferragni, Fenice e gli altri casi più interessanti in Italia

Le previsioni citate hanno impulso anche dai risultati statistici prodotti dalla società di consulenza Grant Thornton Financial Advisory Services, la quale ha messo in risalto come il numero di operazioni abbia registrato una crescita del 20% rispetto al 2021 con un’attività maggiore da parte dei fondi di Private Equity. Il generale trend di crescita si conferma statisticamente anche per questo 2023, in particolare in considerazione dall’effetto combinato di due fattori chiave:

  1. aumento della marginalità, conseguente allo stabilizzarsi della crisi energetica
  2. processo di creazione di nuovi poli industriali, fenomeno affascinante per i player dei private capital

Pensiamo al Gruppo Florence, postosi nelle migliori condizioni per effettuare ulteriori acquisizioni: il Gruppo ha infatti ottenuto una liquidità immediata attraverso la sottoscrizione di un prestito obbligazionario mirato proprio a sostenere gli imminenti deals nel settore della pelletteria.

Ma andiamo anche oltre: Gruppo Percassi e Peninsula Capital hanno appena acquisito il 40% di Mc2 Saint Barth, brand italiano leader nel segmento holidaywear.

Volendo proseguire nell’analisi dell’attuale mercato italiano, assolutamente da citare è il caso della società Fenice di proprietà di Chiara Ferragni, l’influencer di moda più importante al mondo. La società di Ferragni, infatti, è attualmente in trattativa con un fondo di Private Equity per cedere la maggioranza.

Tutti questi esempi non fanno che dimostrare l’obiettivo delle aziende italiane di creare e potenziare un nuovo polo del fashion tutto made in Italy.

Mercato online e know-how: cosa attendersi nel 2023?

Come per molti altri settori, anche per Fashion e moda la digitalizzazione e l’innovazione di mercato sono la chiave di volta per lo sviluppo.

Le operazioni che i brand citati – ma anche tutti gli altri – stanno portando avanti in questi ultimi anni, infatti, reagiscono a un mondo sempre più interconnesso in cui la realtà virtuale accompagna quella “fisica”. In futuro le soluzioni mirate al Metaverso saranno sempre più importanti nella creazione e/o acquisto di business units interamente dedicate al mercato online.

Ma per avere una visione a tutto tondo dell’industria moda in rapporto alle operazioni M&A attualmente in corso, non basta considerare solo l’aspetto digital, bisogna andare oltre. È infatti fondamentale, in questo periodo valutare l’industria dei materiali, in ragione della crisi energetica attuale e degli alti prezzi per le materie prime.

È proprio l’industria dei materiali quella su cui i brand stanno puntando l’attenzione, per ripararsi dal rialzo dei prezzi e acquisire vantaggio competitivo governando gran parte della filiera. Servono, infatti, società in grado di produrre tessuti innovativi e non tradizionali con l’obiettivo di costituire partnership volte al consolidamento e rafforzamento del modello industriale di queste piccole realtà per far fronte alle esigenze di volumi e mantenimento della qualità di prodotto.

In definitiva, dunque, dal 2023 ci aspettiamo un ampliamento delle quote di mercato dei brand fashion e luxury grazie all’M&A, uno strumento che non consente solo di avere un vantaggio competitivo in termini economici ma anche, e soprattutto, in termini di know-how.

Noi, come ADB – Corporate Advisory, continueremo a monitorare il mercato per poter fornire ai nostri clienti sempre le soluzioni migliori in ragione delle novità di mercato.