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Contante e moneta digitale – Finanza, trend sui metodi di pagamento e fintech

Quello che ci troviamo ad abitare è un mondo sempre più immateriale, sotto diversi punti di vista.

In campo finanziario, questo trend dell’immaterialità e della digitalizzazione sta facendo balzi in avanti sempre più importanti, complice anche il progetto di euro digitale che secondo alcuni potrebbe comportare una vera rivoluzione e un forte ridimensionamento del ruolo delle banche tradizionali.

Transazioni digitali nel 2023

Che i pagamenti digitali, sia in termini di volumi che di valore transati, siano in continua crescita è ormai evidente anche agli occhi dei meno esperti.

Se prendiamo in considerazione il report “SPACE 2023” della BCE (Banca Centrale Europea), nel 2023 il 23% di tutti i pagamenti giornalieri nell’Eurozona è stato effettuato online, rispetto al 17% del 2022. In termini di valore economico, la quota dei pagamenti online nel 2023 è stata del 32% (+4% rispetto sempre al 2022), indicando che questa tipologia di pagamenti sta diventando sempre più importante.

È significativo sottolineare che questi valori si attestano su un valore di poco inferiore a quello dei pagamenti in contanti. Il trend è così evidente che lo stesso Ivano Asaro, Direttore dell’Osservatorio Innovative Payments ha affermato che i pagamenti con carta “crescono più dell’inflazione, stimata da Istat al +6,4% a giugno 2023, e questo significa che gli italiani continuano a usare sempre di più i pagamenti elettronici”.

Il contesto e i motivi della crescita del fintech

Non solo l’aumento della diffusione dell’uso di internet e dei dispositivi mobili – anche in fasce d’età più mature – ma soprattutto una maggiore consapevolezza da parte degli utenti in materia di sicurezza, nuove tecnologie come c-less e mobile payment. Sono questi, in breve, i motivi principali che spingono sempre di più all’uso delle monete digitali e l’abbandono del contante.

Non è un caso che, da una parte, le banche tradizionali stiano investendo massicciamente in nuovi servizi legati a questo tema, e dall’altra le start-up fintech stiano emergendo sempre di più, sfidando proprio il modello di business delle banche.

Dunque, ci troviamo dinanzi a una sfida capace di far digitalizzare e dematerializzare sempre di più il mercato. Bisogna anche considerare, in questo contesto, l’emergere di nuove realtà difficili da definire con un solo termine. L’esempio su tutti è Apple Bank, il conto deposito collegato a una carta, che l’iconico brand di Cupertino ha lanciato in collaborazione con Goldman Sachs.

Trend ed effetti sui consumatori

Sono molti e certamente destinati a crescere, in particolare sulla spinta delle fameliche start-up che vogliono candidarsi a essere i nuovi unicorni sul mercato ed essere il nuovo che avanza. Ma fra i diversi trend, questi meritano sicuramente di essere citati fra i principali:

  1. Pagamenti mobili: ovvero tramite smartphone e altri dispositivi mobili. Queste tipologie di pagamento stanno diventando sempre più comuni, grazie alla maggiore diffusione del tech e alla capacità dei dispositivi di integrarsi con le app di pagamento;
  2. C-less: il contactless permette di effettuare pagamenti senza dover inserire la carta, ricordarsi il PIN e digitarlo. In parte, nel mondo post-pandemia, appare un vantaggio in termini di sicurezza e distanziamento; d’altra parte, è senza dubbio la comodità più immediatamente percepibile dall’utente medio;
  3. New-tech: l’emergere di nuove tecnologie come blockchain e intelligenza artificiale apre nuove possibilità e modalità di pagamento in grado di rendere le transazioni tracciabili e più trasparenti e piacevoli come esperienza utente

Quest’ultimo punto, in particolare, ovvero l’esperienza utente è significativo: il pagamento, oggi, non è solo più semplice e potenzialmente più sicuro ma anche piacevole. L’esigenza dei consumatori moderni ad avere una vera e propria esperienza più godibile sarà uno degli aspetti che più muterà il mercato cambiando radicalmente le attitudini dei consumatori.

È probabile, infatti, che gli investimenti più importanti verranno destinati proprio alle start-up e alle aziende in grado di puntare su queste tendenze, a favore sia di consumatori che di imprese:

Comodità

Possibilità di effettuare pagamenti digitali ovunque, in qualunque momento, senza avere con sé carte o contanti.

Rapidità

Non solo nell’effettuare il pagamento ma anche nella ricezione dello stesso.

Sicurezza

Maggiori possibilità di verifica di chi effettua il pagamento e di chi lo riceve, maggiore trasparenza e chiarezza nella transazione, grazie all’utilizzo di tecnologie di crittografia e autenticazione.

Riduzione dei costi

In particolare, per le imprese, che affrontano costi più elevati di gestione dei conti e delle transazioni, una digitalizzazione maggiore potrebbe comportare un’economia più veloce e minori costi.

Efficienza

La velocità e la sicurezza di questi sistemi assicura anche un servizio clienti più efficiente, capace di tracciare le problematiche e individuarle in modo più veloce e immediato.

Aumento delle vendite

La tendenza dei consumatori, con la digitalizzazione, è a spendere meno. Ciò comporta, d’altro canto, introiti maggiori da parte delle imprese in fase di vendita.

Euro digitale: il trend si istituzionalizza

In questo contesto, è significativo pensare che anche un’istituzione come la BCE abbia scelto di avviare un progetto di digitalizzazione della moneta unica.

Il trend della dematerializzazione, infatti, nel prossimo futuro non toccherà solo il mercato privato ma anche le istituzioni politiche. In particolare, l’euro digitale – per com’è stato chiamato finora – cambierà strutturalmente anche il ruolo delle banche commerciali, ridimensionandolo.

Si tratta di un progetto che vede solo ora la sua fase embrionale e sarà, forse, pronto a fare il suo debutto vero e proprio nel 2028 o più tardi. Ciò che, però, oggi colpisce è l’idea di base di questo euro digitale: l’obiettivo della BCE è infatti quello di eliminare completamente l’intermediazione delle banche commerciali – quelle su cui ogni cittadino o impresa possiede il proprio conto corrente – e creare dei conti unici direttamente presso la Banca Centrale Europea.

Questa sarebbe, forse, la fine definitiva delle banche per come le conosciamo oggi e l’inizio di una nuova era della finanza e del fintech.

Sembra essere questo, in definitiva, il trend del futuro destinato a cambiare radicalmente il nostro modo di fare impresa e perfino di vivere la vita di tutti i giorni.

Ciò che dobbiamo domandarci, a questo punto, è chi vincerà la lotta del mercato, se le banche tradizionali capaci di digitalizzarsi prima della caduta definitiva o le start-up fintech che lanceranno trend di pagamento e di vita che non contempleranno più le banche.